Castellammare del Golfo

Sicilgommoni propone diversi itinerari per gite in barca con partenza da Castellammare del Golfo della durata di mezza giornata o intera.

Durante queste visite potrete conoscere magnifici scorci e luoghi incantati come Tonnarella dell’Uzzo e Marinella che insistono nella riserva dello Zingaro, La tonnara, i faraglioni e le grotte di Scopello e per finire una bella passeggiata tra le vie di San Vito Lo Capo per poi gustarsi un pranzo a base di COUS COUS in uno dei suoi tanti ristoranti.

Già uscendo dal Porto si può ammirare l’imponente castello che sorge alla base del porto e da cui la città prende il nome. Continuando la navigazione si incontra la bellissima spiaggietta di Guidaloca a Scopello dove il colore del mare è  color turchese. Qui troviamo l’ingresso di alcune cavità e grotte dove il suono del mare insieme ai colori forma un quadro che sembra essere stato dipinto da magistrali mani.

Castellammare del golfo

Storia

Castellammare nasce come Emporium Segestanorum (porto della vicina Segesta, in greco Αἰγεσταίων ἐμπόριον; il termine empòrion designava nel Mediterraneo antico una località marittima adibita allo scarico, al deposito e alla vendita di merci) e fino all’arrivo degli Arabi la sua storia si identifica con quella della città elima. Si ipotizza che l’emporio esistesse già a partire almeno dagli inizi del V secolo a.C. Sono gli arabi a realizzare il primo nucleo del “castello a mare” poi ampliato dai Normanni.

Castellammare del Golfo

Noleggio gommoni Castellammare del Golfo

La Tonnara di Scopello

Subito dopo come d’incanto appare la Tonnara e i suoi faraglioni; il mare diventa verde smeraldo, i pesci girano attorno alle imbarcazioni in branchi numerosi e sembra vogliano accompagnare il turista in questa emozionante gita in barca. Questi luoghi sono stati anche set cinematografici di famosissimi film come OCEAN 12 con Brad Pitt e Catherine Zeta-Jones o il Commissario Montalbano, mitico personaggio uscito dalla penna di Andrea Camilleri e interpretato da Luca Zingaretti.

Proseguendo nella gita in barca si raggiunge la Riserva dello Zingaro che parte da Cala Mazzo di Sciacca e arriva a Tonnarella dell’Uzzo. Qui si incontrano calette e spiagge uniche nella loro bellezza e preservate dalla riserva. Spiagge in cui il turismo di massa non è ancora arrivato perchè difficili da raggiungere se non a piedi (non è consentito l’accesso a nessun veicolo). Vi consigliamo di visitare tutte le calette e tra le più note Cala Marinella, i Faraglioni dei Leoni, Cala dello Zingaro, Cala del Varo e Cala Beretta.

Storia

Le prime attività della Tonnara risalgono al XIII secolo. Le abitazioni oggi addossate alla roccia, sulla quale si eleva la torre di guardia, confermano l’ipotesi storica dell’epoca di costruzione del complesso. Tra il XV secolo e il XVI, dopo l’acquisizione da parte della famiglia Sanclemente, la Tonnara ha subito notevoli trasformazioni. La famiglia trapanese dispose i lavori per la costruzione di ulteriori spazi, che insieme all’antico nucleo costituiscono il baglio della Tonnara di Scopello. Nel 1874 diverse famiglie, tra le quali i Florio, si aggiudicarono, durante un’asta pubblica, la proprietà della Tonnara. La famiglia Florio ha incrementato la produttività della pesca, grazie alla sua amministrazione e all’uso di migliori strumenti di lavoro. La “Palazzina Florio”, appunto, fu voluta dalla famiglia per poter ricavare i nuovi locali destinati all’amministrazione. La Tonnara di Scopello racconta la tradizione dell’economia del luogo in un paesaggio unico, circondato dal verde siciliano e dall’acqua cristallina.

Tonnara di Scopello, Largo Tonnara, Scopello

San Vito Lo Capo

Proseguendo in direzione di San Vito Lo Capo incontriamo Cala Torre dell’Uzzo con la sua relativa torre saracena che si eleva a guardia della stessa e poi Cala Tonnarella dell’Uzzo. Qui lo spettacolo dei colori del mare e del panorama raggiungono l’apice. Non è possibile sottrarsi ad una sosta e relativo bagno. Continuando la gita si incontra Torre Mpisa e sottostante il villaggio che prende il nome dalla stessa “Calampiso” e siamo già in prossimità delle bianche spiagge di San Vito Lo Capo.

Costeggiando il Firriato possiamo ammirare uno dei posti più suggestivi del territorio: il Lago di Venere e poi la tonnara del Secco. Doppiata punta ponente ci appare la Perla bianca della Sicilia con la sua finissima sabbia bianca e un mare turchese San Vito Lo Capo. Qui è possibile sostare e scendere a terra per visitare il borgo, le sue vie costellate di negozietti e ristoranti dove assaggiare prelibatezze uniche.

San Vito lo Capo Beach

Storia

Le origini di San Vito Lo Capo sono legate ad un’ antica leggenda in cui si narrano le vicissitudini di un giovane patrizio romano, figlio di un alto funzionario dell’antica Roma.
Un giorno il giovane, per sfuggire alle persecuzioni di Diocleziano, decide di fuggire da Mazzara, sua città natale, insieme alla nutrice Crescenzia e all’istitutore Modesto che lo avevano convertito al cristianesimo.

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San Vito Lo Capo